Dr.ssa Elisa Stocco

 

 

AGOPUNTURA E MEDICINA TRADIZIONALE CINESE

L’agopuntura nasce in Cina come estensione del pensiero e della filosofia taoista . E’ una disciplina conosciuta e praticata da più di tremila anni. Oggi largamente diffusa anche in Occidente è una pratica di sola ed  esclusiva pertinenza medica (Legge 6/4/1982 della Corte di Cassazione Penale)

L’agopuntura cinese prevede l’uso di piccoli aghi ( sterili e monouso) che vengono posizionati in particolari punti del corpo che il medico sceglie in base alle necessità terapeutiche. Tali punti si distribuiscono lungo il percorso dei cosidetti Meridiani che hanno il nome di un organo e spesso ne controllano la funzione. Lungo i meridiani, secondo questa disciplina, scorre l’Energia detta Qi, in modo ciclico e armonico. Tutte le azioni ed i mutamenti dell’individuo vengono intesi come espressione del suo stato energetico. L’obiettivo del medico agopuntore è quello di comprendere le modificazioni e gli squilibri energetici che in caso di disarmonia, portano la manifestazione di un sintomo o il perdurare di una malattia.

L’energia che scorre nei meridiani deve quindi essere riequilibrata attraverso l’uso dell’ago e la stimolazione dei punti. L’agopuntura mira a ridurre le manifestazioni patologiche e i sintomi riferiti dal paziente, e soprattutto, attraverso il ripristino dell’equilibrio energetico, a sostenere il corpo nel più complesso processo di guarigione.

A volte è possibile utilizzare anche la moxa, che in alternativa o in modo complementare all’ago, stimola i punti con il calore che si sviluppa attraverso la combustione di un sigaro di Artemisia essiccata.

 

 

 

COME SI EFFETTUA IL TRATTAMENTO:

Il medico agopuntore esegue la prima volta un’anamnesi ed una visita accurata con determinazione tra l’altro delle dermalgie riflesse ed alcune prove manuali di tipo per lo più ortopedico per poter valutare le condizioni non solo fisiche ma anche psichiche del paziente e formulare una diagnosi corretta.
La seduta di agopuntura consiste quindi nell’infissione degli aghi, rigorosamente sterili e monouso, in numero variabile ma generalmente non più di 20, in particolari punti di agopuntura che l’agopuntore sceglie in base a diverse variabili.
I punti classici di agopuntura sono circa 800, disposti lungo il decorso di 14 meridiani, 7 yang e 7 yin; ad essi si aggiungono dei punti particolari posti su meridiani speciali detti meravigliosi o curiosi e dei punti extra. Se consideriamo che dalle diverse combinazioni delle 7 note musicali si compone tutta la musica, si può ben comprendere come dalle diverse associazioni e combinazioni di punti possano risultare differenti effetti terapeutici utilizzabili nella cura di svariate malattie con effetti spesso a dir poco sorprendenti.

 

EFFETTI DELL’AGOPUNTURA

E’ stato ormai largamente dimostrato che l’effetto ottenuto dalla pratica agopunturistica non è un effetto placebo, in quanto l’ effetto antalgico-analgesico ( stimolazione nocicettori e recettori polimodali con coinvolgimento fibre A delta e C)coinvolge il meccanismo del Gate-Control e molti mediatori come endorfine, encefaline, dinorfine ed anche serotonina e noradrenalina.

Effetto immunomodulatore a livello – neuro ormonale (con presumibile attivazione corteccia surrenale, sistema reticolo endoteliale, aumento titolo anticorpale).

Effetto decontratturante

Effetto trofico e vasomodulatore

Effetto ansiolitico-antidepressivo ( regolazione diretta del metabolismo della serotonina).

CAMPI DI APPLICAZIONE

STOMATOLOGIA E ODONTOIATRIA

In queste specialità l’agopuntura può trovare poche applicazioni: viene infatti soprattutto impiegata per il trattamento dei dolori orali e degli stati infiammatori. Dopo l’intervento dello specialista per la terapia specifica, l’agopuntore potrà ottenere buoni risultati in caso di stomatiti, di dolori dentari, soprattutto in quelli che seguono a un’estrazione, di bruciori gengivali, delle già citate nevralgie del trigemino, delle algie della faccia e delle cefalee causate da artrite temporo-mandibolare.

 

OTORINOLARINGOIATRIA

Numerose sono invece le malattie trattabili con agopuntura nel settore otorinolaringoiatrico. Le riniti di qualsiasi origine traggono un indiscusso beneficio da questa terapia, soprattutto quando sono croniche o di origine vasomotoria. Un notevole successo terapeutico ha l’agopuntura per le sinusiti mascellari e frontali. L’azione anti-infiammatoria e vasoattiva a livello delle mucose sinusali, come per la mucosa nasale, favorisce infatti una guarigione completa anche in molti casi cronicizzati. Lo stesso discorso vale per le otiti catarrali acute e croniche: l’agopuntura può intervenire positivamente, nelle prime in associazione alla terapia medica, nelle seconde anche da sola. Buoni risultati si hanno pure nelle malattie croniche delle prime vie aeree superiori: laringiti, faringiti, tonsilliti possono essere curate con successo dall’agopuntura, che interviene con risultati positivi anche nel caso di vertigini, sintomo di molte affezioni dell’orecchio. A parte invece vanno considerati i problemi della sordità. Esistono numerose pubblicazioni cinesi o occidentali favorevoli all’uso dell’agopuntura nel trattamento della sordità: tuttavia, la nostra esperienza diretta e le tecniche eseguite e promosse dall’Istituto Italiano di Agopuntura, ricerche seguite da specialisti audiologi, hanno dimostrato una inefficacia del metodo per un ripristino totale o per un miglioramento notevole della sintomatologia, mettendo in luce come solo in una piccola percentuale dei casi (2-3%) si possa avere un relativo miglioramento temporaneo. Se l’agopuntura non risulta efficace nel trattamento della sordità, essa è tuttavia utile per altri disturbi dell’udito. Così nei casi di ronzii auricolari (acufeni) e di altre manifestazioni caratterizzate da rumori fastidiosi, soprattutto quando questi disturbi siano di origine vascolare.

APPARATO RESPIRATORIO

Nelle bronchiti croniche e nelle asme bronchiali essenziali, l’agopuntura può essere adoperata con successo.

APPARATO DIGERENTE

E’ noto che quasi tutte le malattie funzionali dell’apparato digerente sono il risultato di alterazioni psicosomatiche: e questo è il campo nel quale l’agopuntura trova il suo massimo impiego. L’azione sedativa dell’agopuntura, unita alla sua azione analgesica e antivagale, porta dunque benefici concreti nel trattamento di molte comuni malattie dell’apparato digerente: gastriti e ulcere gastroduodenali, colecistiti alitiasiche e coliti, giungendo spesso, in molti casi, alla completa guarigione.

OCULISTICA

Congiuntiviti e retiniti possono trarre notevole vantaggio dall’uso dell’agopuntura in associazione alla terapia medica. In molte delle cosiddette miopie giovanili (pseudo-miopie) l’agopuntura può avere risultati clamorosi, caratterizzati spesso da un recupero totale delle funzioni normali dell’occhio.

ALLERGIE

In molti casi di allergie, indipendentemente dalla causa o del sintomo (riniti allergiche, asme, dermopatie, etc.) l’agopuntura può essere di valido aiuto, riducendo la risposta esagerata dell’organismo e in certi casi, specie nei bambini, ristabilendo una normale reattività agli allergeni, portando a guarigione definitiva.


GINECOLOGIA

In campo ginecologico l’agopuntura trova applicazione soprattutto nella terapia del dolore dovuto a cause non specifiche: si trattano cioè con successo i dolori alle mammelle (mastodinie), i dolori mestruali (dismenorrea), i dolori pelvici (pelvidinie). Oltre a ciò l’agopuntura può registrare successi nel trattamento di alcune alterazioni funzionali, quali l’amenorrea e mancanza del ciclo o certe forme di infiammazione ovarica, di sterilità e le mastopatie fibrocistiche.

APPARATO GENITO-URINARIO

Spasmi vescicali e uretrali, infiammazioni prostatiche insieme a certe forme di impotenza e frigidità (soprattutto di origine psicogena), possono essere trattate con successo. Notevoli risultati si hanno nel trattamento dell’enuresi notturna.

APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO

Nelle malattie cardiache l’agopuntura trova poche applicazioni cliniche, limitandosi a dominare certe forme di aritmie (cardiopalma) dovute a particolari stati di emotività e di ansia. E lo stesso discorso vale per quanto riguarda alcune forme di angina pectoris funzionale. A livello dell‘apparato circolatorio, in certe arteriti quali il morbo di Reynaud o il morbo di Burger, l’agopuntura può intervenire con un’azione vasodilatatoria che non solo migliora le condizioni circolatorie locali, ma porta a una scomparsa dei dolori agli arti caratteristici di queste affezioni. Per la stessa ragione alto è il beneficio di questa terapia nel trattamento delle emorroidi.

MEDICINA ESTETICA

Recenti ricerche hanno dimostrato che l’agopuntura può essere applicata con notevole successo anche nel campo della medicina estetica. E’ infatti possibile arrivare ad apprezzabili risultati sostituendo questa forma terapeutica al cosiddetto “lifting” chirurgico, ridonando freschezza alla pelle del viso ed eliminando le rughe al loro apparire, prima che si accentuino in modo evidente. Il principio su cui si fondano questi risultati risiede nel miglioramento, mediante l’agopuntura, della circolazione locale e nel rilassamento della muscolatura sottostante.

CEFALEE

L’agopuntura può eliminare il mal di testa, ma non sempre può eliminare le cause del mal di testa. La cefalea può essere di origine vasomotoria, può essere causata da artrosi, sinusite, e ancora da un’otite o da un glaucoma; può essere una cefalea da tensione psico-muscolare oppure da artrite temporomandibolare. Una cefalea di questi tipi potrà essere curata con efficacia dall’agopuntura; così come quando essa si manifesta in pazienti sofferenti di fegato e di stomaco, in cui il mal di testa è la conseguenza di questi mali. Ma in altri casi (ipertensioni craniche, tumori endocranici, fattori infiammatori acuti, denti inclusi, anomalie respiratorie, nasali etc.) si rivelerà inutile, e sarà purtroppo necessario rivolgersi al chirurgo.

DOLORI VERTEBRALI, ARTICOLARI, MUSCOLARI

I dolori della colonna vertebrale sono in genere causati da processi di artrosi (artrosi cervicali, toraco lombari, sacrali): quando questa è la causa del dolore, soprattutto nei casi iniziali e nei soggetti giovani, altissima è la percentuale di guarigione (e quindi non soltanto di sparizione del dolore), soprattutto se l’agopuntura viene associata a terapie fisiche appropriate (chiroterapia, fisioterapia ginnastica riabilitativa) delle quali parleremo in seguito. Lo stesso discorso vale ovviamente, oltre che per la colonna vertebrale, anche per le articolazioni periferiche: spalla, gomito (epicondilite o gomito del tennista), mani, anche, ginocchia, piedi, etc. Abbiamo accennato all’alta percentuale di successo dell’agopuntura per i casi iniziali di artrosi; anche nei casi di gravi alterazioni artrosiche l’agopuntura può trovare una notevole indicazione, se non altro perché determina una diminuzione più che sensibile dei dolori, a volte insopportabili, e perché di conseguenza evita al paziente l’assunzione di farmaci che spesso hanno, come è noto, nocivi effetti collaterali. Ancora un’osservazione. Molto spesso alle lesioni artrosiche si associano dolori muscolari, quelli che in termini scientifici si dicono mialgie. Anche questi dolori sono trattabili con successo dall’agopuntura.

NEVRITI

Spesso a lesioni artrosiche vertebrali sono associate le nevriti: cioè irritazioni e infiammazioni delle radici nervose, con conseguenti dolori periferici. Le nevriti più comuni sono le brachialgie, che provocano dolori agli arti superiori, con diminuzione della sensibilità (e quindi talvolta della stessa capacità lavorativa). Queste nevriti sono trattabili con buoni risultati dall’agopuntura; così come le precordialgie, che provocano fastidiosi dolori a livello toracico arrivando spesso a simulare addirittura disturbi cardiaci. L’artrosi lombo-sacrale o le discopatie inter-vertebrali sono nella maggior parte dei casi responsabili di dolori agli arti inferiori (sciatica), di disturbi nel camminare e nel muoversi, e di facile stancabilità degli arti inferiori. Anche questa patologia rientra nelle indicazioni terapeutiche dell’agopuntura. Ernia del disco; i neurochirurghi e gli ortopedici intervengono chirurgicamente nel 10% di questa patologia. Nel restante 90% l’agopuntura può essere di valido aiuto per un recupero totale del paziente. Un discorso a sé meritano poi le nevriti virali e cosiddette “essenziali”, tra le quali vanno citate almeno le nevralgie del trigemino, di difficile individuazione diagnostica, e le nevriti post-erpetiche. In questi casi l’agopuntura può essere di notevole aiuto, a volte con esiti persino clamorosi: ma va detto, con onestà, che i risultati terapeutici in questo campo, specie nel caso di nevriti post-erpetiche, non possono essere considerati sempre sicuramente positivi e pertanto si preferisce associare all’agopuntura altre terapie specifiche.

DOLORI POST-TRAUMATICI

Quando le ossa, i muscoli o i tendini subiscono un trauma (una frattura, uno strappo, etc.), anche se guariscono perfettamente da un punto di vista organico, possono mantenere una sintomatologia dolorosa. Proprio nel caso di postumi di fratture, di lussazioni, di distorsioni, di stiramenti o strappi muscolari, di stiramenti tendinei, l’agopuntura associata alla fisioterapia trova notevole applicazione per un completo ripristino funzionale.

Numero delle sedute: normalmente il numero delle sedute è mono o bi-settimanale, per diradarsi con il proseguimento della terapia. In ogni caso spetta al medico agopuntore valutare il ritmo e la frequenza delle sedute in funzione della patologia del paziente. In genere è sufficiente un ciclo di 10 sedute per ottenere un miglioramento nelle patologie di più frequente riscontro .

Agopuntura e farmaci: avviene molto spesso che il paziente si sottoponga ad un ciclo di agopuntura nel corso di un trattamento farmacologico . E’ bene in questo caso che il paziente informi il proprio medico agopuntore circa i farmaci che sta assumendo ed è bene ricordare che in molti casi l’agopuntura si inserisce come sostegno e potenziamento dell’effetto benefico della terapia in atto, non come il suo sostituto. Accade anche spesso, soprattutto nei casi di dolori articolari e muscolari, che la terapia farmacologia antinfiammatoria classica possa essere sensibilmente ridotta

Aghi d’agopuntura e trasmissione di malattie: gli aghi che il medico agopuntore impiega nella sua pratica quotidiana sono sterili e monouso. Questo garantisce l’assenza di agenti infettanti: dai virus dell’epatite a quello dell’AIDS. E’ dunque da escludere ogni eventualità di contagio.

E’ bene infine ricordare che l’agopuntura è da considerarsi a tutti gli effetti Atto Medico, in quanto comporta un’anamnesi, un esame obbiettivo, quindi una diagnosi e infine una terapia.

 

E dopo?

Con l’agopuntura viene curata la malattia e non il sintomo per cui si ha una “restitutio ad integrum” per lo meno della funzione. Quel problema potrà non presentarsi più oppure tornare a scatenarsi in determinate condizioni patologiche o predisponesti e quindi necessitare di un nuovo ciclo di terapia agopunturale.